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  • Scoperto nelle catacombe di S. Gennaro affresco rarissimo: S.Paolo del VI secolo

    Un affresco del VI secolo raffigurante San Paolo? E' stato scoperto nelle catacombe di San Gennaro a Napoli dalla Pontificia Commissione di Arte Sacra. Lo annuncia l'Osservatore romano, definendo "sensazionale" la scoperta. «Il restauro di un arcosolio - riferisce il giornale
    vaticano - ha rivelato una grande figura di San Paolo che si rivolge e acclama verso una defunta. L'immagine, riconducibile ai primi anni del VI secolo, si propone come una delle figure più intense e ieratiche della tarda antichità?».

    «Ci auguriamo che siano in tanti, turisti e cittadini, a venire magari già da domani ad ammirare lo straordinario affresco di San Paolo, accarezzato da mesi dai nostri giovani restauratori».

    Così don Antonio Loffredo, responsabile del sito partenopeo dove è avvenuta la scoperta. «Abbiamo dato fiducia ai giovani e i giovani hanno risposto - aggiunge il sacerdote - grazie ai cardinali Sepe e Ravasi che hanno voluto questo progetto pilota, grazie ai privati che ci stanno sostenendo per il restauro di questi splendidi affreschi».

    Il sacerdote sottolinea come da qualche mese le cooperative sociali di giovani del quartiere Sanità gestiscano con passione ed amore le famose catacombe, e ricorda con emozione quando la giovane restauratrice Romana Albini si è trovata dinanzi all'ormai famoso San Paolo del VI secolo, affiorato su un arcosolio della parte superiore, la più recente delle catacombe napoletane, mentre si svelava dinanzi ai suoi occhi quella che è già stata definita «una delle figure più intense e ieratiche della tarda antichità».

    Il restauro delle catacombe è una bella storia che potrebbe costutuire un esempio nel recupero dei beni culturali di una città come Napoli, che si interroga ancora sulle modalità di recupero del suo straordinario centro storico, dichiarato patrimonio dell' Umanità dall' Unesco.

    È inserito infatti in una campagna di adozione e restauri chiamata 'teniamo in vita il Passato' che vede protagonista gli abitanti del rione Sanità in collegamento ideale con il Giubileo di Napoli voluto dal Cardinale Crescenzio Sepe.

    Un contributo alla realizzazione dei restauri è stato dato dall' ex procuratore della Repubblica di Napoli Vincenzo Galgano, «e tanto hanno fatto anche gli straordinari giovani dell'Unione Industriale e dell'Acen di Napoli - tiene a dire Loffredo - e di altre associazioni professionali».

    «Affidare i restauri ai giovani, sempre sotto il controllo della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, è stata la mossa vincente. Questo il messaggio più forte che voglio sottolineare in questo giorno di festa», sottolinea il sacerdote. E ricorda l'impegno dei ragazzi delle Onlus, le visite serali affollate, le mostre.

    «Intanto sono ultimati anche i lavori di consolidamento realizzati con i fondi regionali - aggiunge - ora aspettiamo solo i turisti».

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